ORDINAZIONE SU RICHIESTA
Durante la recente crisi finanziaria, i cui effetti devastanti condizionano ancora oggi lo scenario economico a livello internazionale, il modello di impairment dei crediti delle aziende bancarie attualmente previsto dallo IAS 39, ispirato a un approccio di tipo “incurred loss”, è stato oggetto di critiche molto severe, al punto da essere talora additato come una delle cause scatenanti della crisi. Muovendo dalle sollecitazioni di importanti organismi internazionali (Financial Crisis Advisory Group, “G-20”, Financial Stability Board, Comitato di Basilea), lo IASB e il FASB hanno intrapreso, alcuni anni fa, un percorso diretto all’adozione di un modello di impairment maggiormente orientato alla considerazione di eventi futuri, in un’ottica di tipo “expected loss”. Il presente lavoro dopo un richiamo alle fondamentali nozioni in tema di rischio di credito e ai criteri di valutazione dei crediti adottati dalle banche in conformità ai principi contabili internazionali in vigore, intende ripercorrere le tappe del complesso processo di revisione del procedimento di impairment previsto dallo IAS 39 – evidenziando caratteristiche, riflessi operativi e profili di criticità dei modelli di volta in volta proposti – e delineare i possibili scenari che si profilano a seguito della recente (inaspettata) decisione del FASB di abbandonare il modello comune elaborato con lo IASB (“three-bucket approach”) per sviluppare una nuova autonoma proposta (“current expected credit loss model”).
Gianluca Risaliti è Professore Associato di Economia Aziendale presso l’Università di Napoli “Parthenope” dove è titolare degli insegnamenti di Ragioneria Internazionale e Principi Contabili Internazionali e ha insegnato Economia Aziendale, Ragioneria Generale e Programmazione e Controllo. È autore, fra gli altri, di lavori nel campo dei profili strategici e contabili delle partecipazioni di controllo, dei rischi aziendali e delle correlate politiche di risk management, degli strumenti di finanza derivata, delle operazioni straordinarie, delle metodologie di diagnosi delle crisi aziendali, dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori, delle fondazioni di origine bancaria e della storia della ragioneria. È socio della Società Italiana dei Docenti di Ragioneria e di Economia Aziendale e della Società Italiana di Storia della Ragioneria, socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale e membro dell’Oic Financial Instrument Working Group.