DOI: 10.17408/CA/591160
La ricerca prende in esame la peculiare realtà aziendale delle cooperative sociali quale possibile modello di “hybrid organization” La categoria dell’ibridismo viene affrancata dal portato etimologico potenzialmente negativo, mettendo in evidenza una fenomenologia aziendale in grado di affrontare sfide sociali innovative, anche in contesti socioeconomici instabili. Sotto il profilo metodologico, partendo dall’analisi della letteratura, è stato costruito un framework integrato che, armonizzando contributi di origine culturale diversa, consente l’analisi degli aspetti peculiari delle cooperative sociali. Sulla base di tale framework viene verificata l’ipotesi centrale della ricerca, ovverosia che le cooperative sociali possano essere considerate un modello “italiano” di hybrid organization, nonostante la loro formale collocazione nel settore non profit. Un passaggio fondamentale riguarda l’orientamento alla sostenibilità economica quale requisito cruciale del framework, verificato mediante uno studio pilota sulle realtà attive in Veneto nel decennio 2006-2015.
Gli Autori
Il lavoro è frutto della sinergia di un gruppo di ricercatori di Economia Aziendale costituito, nell’omonimo Dipartimento dell’Università di Verona, da Angela Broglia, professore ordinario, Corrado Corsi, professore associato, Paolo Farinon, ricercatore confermato e Giorgio Mion, professore associato.