DOI: 10.17408/CA/591436

In diverse Regioni italiane, specie del Centro-Sud, nel mentre la qualità dei servizi di igiene urbana, affidati in appalto a imprese private o dati in concessione ad aziende in house, si mantiene su un livello molto basso e in alcune zone decresce continuamente, le tariffe imposte ai cittadini aumentano di anno in anno. Come mai? E’ colpa dei cittadini-utenti che non collaborano oppure è colpa delle imprese, pubbliche o private, che svolgono male detti servizi? Oppure è colpa delle norme che disciplinano il settore in quanto errate e fuorvianti? Come si risolve la sindrome NIMBY che affligge il settore dello smaltimento? E’ utile l’Albo dei Gestori Ambientali che pesa notevolmente sui bilanci delle ditte iscritte oltre a complicare gli aspetti burocratici che le stesse devono fronteggiare? Sono utili o dannosi gli ARO (attualmente denominati in Puglia “Aree Omogenee”) e gli ATO? E’ utile il sistema di raccolta differenziata “porta a porta” o è un pericoloso sistema di lavoro per gli addetti e costoso per gli utenti? Sono ancora utili le aziende in house, strani mostri giuridici, non sempre gestite al meglio e spesso fonti di sprechi e corruzione? A questi e altri interrogativi l’autore risponde dopo una analisi del settore afflitto anche da ricorrenti casi di corruzione nella fase di affidamento degli appalti.

Benito Leoci  è laureato in Chimica e in Economia e Commercio con il massimo dei voti. Già professore ordinario di Scienze merceologiche presso le università di Bari, Napoli, Salerno e Lecce, attualmente è professore onorario per nomina ministeriale presso l’Università del Salento. Ha insegnato presso la stessa università, per oltre 20 anni, “Economia e contabilità dell’ambiente”. Attualmente insegna “La gestione degli appalti pubblici dei servizi di igiene ambientale”. E’ socio dell’Accademia Pugliese delle Scienze. E’ autore, fra l’altro di numerose pubblicazioni nel settore ambientale (oltre 100) e ha presentato diverse relazioni sui temi dell’inquinamento ambientale in vari convegni nazionali ed internazionali (da Pechino a Seul, da Tokio a Mosca, da Kiev a Roma, Varsavia, San Gallo, Danzica, ecc.).  Ha elaborato Piani Provinciali per la gestione dei rifiuti, per conto di numerose Province (Bari, Foggia, Taranto, Potenza, ecc.). E’ stato componente di numerose commissioni per la giudicazione delle offerte presentate dalle concorrenti a gare per l’appalto del servizio rifiuti di numerosi comuni (circa 50). E’ stato componente esperto, di nomina ministeriale, di alcune Sezioni regionali (Campania, Basilicata e Puglia) dell’Albo Nazionale dei gestori ambientali.